Le note sono lì. Uguali per tutti. Come le montagne e la fotografia:
sono lì, uguali per tutti. Poi c’è chi le percepisce, le vive, le sente
in modi al di fuori del normale e poi le interpreta, facendole proprie,
sui tasti di un pianoforte o dentro il pozzetto di una macchina
fotografica. E lo fa al di sopra di tutti, pur – sia chiaro - facendosi
ben comprendere da tutti. Ma volando lassù, dove nessuno potrà mai
arrivare. Perchè baciato da Dio. E questa sua interpretazione ci
racconterà tutta la sua storia, la sua infanzia, il suo sentire, il suo
talento, i suoi sacrifici, la sua anima, la sua cultura, la sua
passione, la sua struggente vena artistica e la sua più colorita
creatività.
Basterà un suo solo tocco, il primo, su un solo tasto, una sola nota,
come un solo scatto, una sola fotografia che ci trapassi l’anima, per
farci entrare in tutto ciò che lui è, in tutto
ciò che lui sente. Seppur per poco. E il corpo… a seguire e modulare le
emozioni… contorcendosi per la sofferenza di sentirsi quasi prigioniero
di se stesso, invece di poter andare oltre la propria fisicità e
fondersi in quel qualcosa di assolutamente più Elevato che il
suo essere privilegiato gli fa percepire. Una tastiera davanti, una nota
da suonare e a seguire tutte le altre. Una fotografia potente e
fragorosa come una cascata di bosco o tenebrosa e terrificante come un
temporale in arrivo a mezza parete. Per entrare con lui nell’incanto di
un mondo che è oltre ciò che siamo, ma che grazie a lui possiamo
comunque vivere.
Le note sono lì. Uguali per tutti. Come le montagne e la fotografia:
sono lì, uguali per tutti. Lasciamo che i grandi ci tocchino con la loro
Anima. Che sia musica o fotografia sarà sempre un incredibile, profondo
viaggio in noi stessi.
Alberto Bregani
(http://albertobregani.wordpress.com/2010/10/24/interpretazioni-e-percezioni/)