martedì 16 dicembre 2008

Sentirsi multipli

Mi sento multiplo. Sono come una stanza dagli innumerevoli specchi fantastici che distorcono in riflessi falsi un'unica anteriore realtà che non è in nessuno ed è in tutti.

Fernando Pessoa, Una sola moltitudine, I, 69

giovedì 11 dicembre 2008

Lindbergh

Non sono che il contabile
dell'ombra di me stesso
se mi vedete qui a volare
è che so staccarmi da terra
e alzarmi in volo
come voialtri stare su un piede solo
difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto.

Non sono che l'anima di un pesce
con le ali
volato via dal mare
per annusare le stelle
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente.

Dal mio piccolo aereo
di stelle io ne vedo
seguo i loro segnali
e mostro le mie insegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne.

Ivano Fossati

martedì 9 dicembre 2008

giovedì 4 dicembre 2008

Dimentica

Luoghi inviolabili della memoria
soltanto gli orli un po’ sfocati ma così
indissolubili... e così...
troppo intensi da dirsi

Dimentica quello che è stato comunque non ritornerà
dimentica le mie parole se puoi perdonaci
non sempre c’è un lieto fine
dimentica l’amore e forse anche il dolore passerà
dimentica le cose belle e tutto il male sai di colpo sparirà

Ovunque io sarò comunque mi resterà
qualcosa di te forse attimi ma eterni

Dimentica tutti quei giorni e anche l’amore fisico
gli addio e i ritorni era una storia che viveva in bilico
un sentimento così forte che spesso passa i limiti
non vuoi lasciarlo andare perché infondo sai
che non ti lascerà
Dimentica il dolore forse l’amore ti ripagherà
dimentica tu fallo per me che ancora non so
dimenticare te
dimentica perché io ancora non so dimenticare
dimenticare..

Raf - Dimentica

martedì 25 novembre 2008

Sentire

Sentire tutto in tutte le maniere,
vivere tutto da tutte le parti,
essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo...

Fernando Pessoa, Una sola molitudine

Pensando

Pensando, mi sono creato eco e abisso.

Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares

domenica 23 novembre 2008

Because the night (perchè la notte)

Take me now baby here as I am
Pull me close try and understand
Desire is hunger is the fire I breathe
Love is a banquet on which we feed
Come on now try and understand
The way I feel under your command
Come take my hand as the sun descends
You can touch me now
Can touch me now
Can touch me now

Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to love
Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to us

Have I doubt when I'm alone
Love is a ring,the telephone
Love is an angel disguised as lust
Here in my bed 'til the morning comes

Come on now try and understand
The way I feel under your command
Come take my hand as the sun descends
You can touch me now
Can touch me now
Can touch me now

Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to love
Because the night belongs to lovers
Because the night belongs to us

Patty Smith

Prendimi adesso baby qui come sono
Stringimi forte, prova a capire
Il desiderio è forte è il fuoco che respiro
L'amore è un banchetto sul quale ci sfamiamo

Avanti ora prova a capire
Come mi sento quando sono nelle tue mani
Prendi la mia mano, vieni al riparo
Loro non possono ferirti ora
Non possono ferirti ora non possono ferirti ora
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene al desiderio
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene a noi

Ho dubbi quando sono sola
L'amore è uno squillo, il telefono
L'amore è un angelo travestito come desiderio
Qui nel nostro letto finché mattino arriva
Avanti adesso prova a capire
Come mi sento sotto il tuo comando
Prendi la mia mano mentre il sole tramonta
Loro non possono toccarti ora
non possono toccarti ora, non possono toccarti ora
perché la notte appartiene agli amanti

Con l'amore dormiamo
Con dubbio il circolo vizioso
Gira e brucia
Senza di te non posso vivere
Perdona, questo desiderio acceso
Io credo che sia ora, troppo vero di sentire
Cosi toccami ora, toccami ora, toccami ora
Perché la notte appartiene agli amanti

Perché stanotte ci sono due amanti
Se crediamo nella notte, ci fidiamo
Perché stanotte ci sono due amanti……

Luce e vento

Amanti
a volte teneri, volubili,
violenti e passionali.
Plasmano la materia
dandole forma, spessore,
presenza e bellezza.

Lame taglienti di luce.
Gelido vento che scolpisce, pulisce, svuota.

Le montagne ... un dettaglio.
La nostra traccia ... un'inutile presenza.

da: http://www.orme-tv.splinder.com/post/7375286/LUCE+E+VENTO

giovedì 20 novembre 2008

Sto lavorando sodo per preparare il mio prossimo errore

(B. Brecht)

mercoledì 19 novembre 2008

La magia delle mani

Di nuovo, nel pieno fervore di qualche lavoro, le loro mani si avvicinavano e, posato sul pavimento quello che portavano, restavano l'una nell'altra, e un impeto di annebbiante, invincibile tenerezza li disarmava. Di nuovo, rimanevano senza fare nulla e tutto scappava loro di mente. Di nuovo, trascorrevano i minuti, formavano ore e si faceva tardi, e tutti e die con spavento tornavano in sè, ricordandosi di Kàten'ka lasciata senza sorveglianza, o del cavallo a cui non era stato dato da mangiare e da bere, e si buttavano a riguadagnare il tempo perduto e riparare le dimenticanze, tormentati dall'improvviso rimorso.

Borìs Pasternàk - Il dottor Zivago

martedì 18 novembre 2008

De Amicitia

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.


Kahlil Gibran

venerdì 14 novembre 2008

il senso della vita

Ogni vita è una storia senza lieto fine, perché la morte vince sempre. Quello che è importante è vivere fino in fondo determinate esperienze che possono dare un senso all'intera esistenza.

Una doppia iniziazione
Intervista a Philippe Besson
autore di Un amico di Marcel Proust
dal sito www.infinitestorie.it
[http://www.infinitestorie.it/frames.speciali/speciali.asp?ID=348]

giovedì 13 novembre 2008

La consapevolezza della straordinarietà dell'amore

Il loro era un grande amore. Ma tutti amano senza accorgersi della straordinarietà del loro sentimento. Per loro invece, e in questo erano una rarità, gli istanti in cui, come un alito d'eternità, nella loro condannata esistenza umana sopravveniva il fremito della passione, costituivano momenti di rivelazione e di un nuovo approfondimento di se stessi della vita.

Borìs Pasternàk - Il dottor Zivago

mercoledì 12 novembre 2008

Chi muore (Ode alla vita)

“… Lentamente muore chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore ed ai sentimenti …”

(da “Chi Muore (Ode alla vita)” di P. Neruda)

martedì 11 novembre 2008

"L’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi".



Bill Parrish: Tu ami Drew? ….Tu ami Drew?
Susan Parrish: Vuoi dire come tu amavi la mamma?
B: Dimentica me e la mamma. Intendi sposarlo?
S: E’ probabile.
B: Ascolta, vado pazzo per quel ragazzo, è intelligente, intraprendente, potrebbe portare la Parrish Communications nel ventunesimo secolo, e me con lei.
S: Mmh-mhm, allora cos’è che non va?
B: Vale per me, io sto parlando di te. Non è quello che dici di Drew, è quello che non dici.
S: Forse non ascolti.
B: Oh si, invece. Non un ombra di trasalimento, un bisbiglio di eccitazione; questo rapporto ha la stessa passione di una coppia di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio.
S: Ah, tutto qua?
B: Sì, abbi una felicità delirante, o almeno non respingerla.
S: Va bene. ”Abbi una felicità delirante” vedrò, vedrò di fare il possibile..
B: Lo so che ti suona smielato, ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: “Buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera”. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perchè la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo; fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato, non hai mai vissuto.
S: Bravo!
B: Ah, sei una dura.
S: Scusami, d’ accordo, dimmelo di nuovo, ma stavolta la versione breve.
B: Va bene: non respingere. Chi lo sa? Esiste il colpo di fulmine? Sì?
S: Sì.

Dal film Vi presento "Joe Black"

lunedì 10 novembre 2008

Preghiera dei Titani

Gli dèi non hanno figura né volto
se non quelli che impone un Dio,
tessono incanti coi fili impalpabili
dei silenzi dove stanno avvolti,
numerosi come grani di spighe,
chiusi oltre il tempo da soglie invisibili,
le albe hanno i loro sorrisi
vasti, contornati di rose,
le dita ardenti dei cieli al tramonto
sono le loro, tinte di porpora;
nelle notti danzano lievi
lungo i sentieri, con tocco segreto
versano torce di macchie lunari,
quiete e lume ai passanti,
hanno in dono oceani di musiche,
la visione che libera il canto,
e quando in un battito d’ali
i loro occhi chiari o bruniti
volgono in fiamma, e sono tremendi,
è perché un Dio lo comanda,
è perché compiano quel volere.
Ma noi Titani stiamo raccolti
sotto un peso di pietra e d’ombra
ribattendo sulle nostre incudini
una sostanza che è senza dolcezza,
una materia che non ha alcun dono,
dura, inquieta, che agita i sogni
lucidi e veri di chi rimpiange,
non sapendo, il respiro degli attimi
dove ogni forma del mondo appare
folgorata da una luce semplice
e riposa nello spazio aperto,
e matura nello sguardo limpido
che non preme sui confini del mondo
per esistere, sguardo che ascolta
l’ala e l’abbraccio delle albe terrestri
oscillanti sulle schiume leggere
fra le palpebre ancora sperse
nei sentieri del sonno, e i profili
vibranti dei giunchi sfogliati
nel torpore d’oro-silenzio
di un’estate, e il gorgo fiammante
dell’incendio che insanguina il cuore
dei crepuscoli feriti dai gelsi,
teatri di lotte sospese,
e il blu-argento calmo e profondo
germogliante costellazioni
come iridi, come fiaccole sparse
nelle case scure dei boschi;
ma il Dio non è mai benevolo,
è il Dio implacabile che non concede,
è il Dio chiuso che non sostiene,
è il Dio assente che nega il suo gesto,
non perché non ci ami,
ma perché a noi spetta conoscere
il tempo cieco e senza respiro,
lo spazio vacuo che non fiorisce,
e i nostri passi rincorrono
un tempo pieno, che libera il tempo,
che avvolge la terra e il cielo,
il possibile e l’impossibile
in un unico, vasto diamante
sfolgorante di mille facce
che, infinite, sono una soltanto,
ma un altro tempo ci inchioda
alla carne dei nostri corpi,
al confine dei nostri volti
dove ogni segno è quel segno,
dove ogni solco è scavato per sempre...
un Titano ha voce di vento,
ma in segreto ha questa preghiera:

Gli dèi non hanno figura né volto
se non quelli che impone un Dio;
ma, Dio che non sei benevolo,
non sostieni, neghi il tuo gesto,
fa’ che nel più nudo istante
gli dèi scendano e scendano
nelle nostre celle notturne,
nei deserti freddi di vento,
fa’ che scendano e scendano
nelle case vuote di sole,
dona loro il volto e la forma
della nostra consolazione”.


www.morettievitali.it LibriOnLine
Da Idioti nell’ombra, di Danilo Bramati, pp. 36-38 © 2001, Moretti&Vitali Editore Srl

martedì 14 ottobre 2008

Bond of Union

Su un solo sentiero, incise due vite...

venerdì 12 settembre 2008

I Sibillini, i monti azzurri


...E che pensieri immensi, che dolci sogni mi ispirò la vista di quel lontano mar, quei monti azzurri, che di qua scopro, e che varcare un giorno io mi pensava, arcani mondi, arcana felicità fingendo al viver mio!

Giacomo Leopardi

martedì 1 luglio 2008

I dubbi dell'amore

Se una mattina io
mi accorgessi che con l'alba sei partito
con le tue valigie verso un'altra vita
riempirei di meraviglia la citta'.
Ma forse dopo un po'
prenderei ad organizzarmi l'esistenza
mi convincerei che posso fare senza,
chiamerei gli amici con curiosita'
e me ne andrei di qua.
Cambierei tutte le opinioni
e brucerei le foto
con nuove convinzioni mi condizionerei
forse ringiovanirei e comunque ne uscirei
non so quando, non so come.
Ma se domani io,
mi accorgessi che ci stiamo sopportando
e capissi che non stiamo piu' parlando,
ti guardassi e non ti conoscessi piu';
io dipingerei
di colori i muri e stelle sul soffitto,
ti direi le cose che non ti ho mai detto,
che pericolo la quotidianita'
e la tranquillita'.
Dove sei, come vivi dentro,
c'e' sempre sentimento
nel tuo parlare piano e nella tua mano
c'e' la voglia di tenere quella mano nella mia.

Tu dormi e non pensare
ai dubbi dell'amore ogni stupido timore
e' la prova che ti do
e rimango e ti cerco
non ti lascio piu'
non ti lascio piu'
non ti lascio

Fiorella Mannoia

mercoledì 21 maggio 2008

Si sta facendo notte

Staccate la corrente
un po' di pace qui
fermiamoci un istante
voglio stringerti così
è bello ritrovarsi
abbandonarsi e già
costretti in questa fabbrica alienante
chiamata città
non sentono ragioni
i sentimenti no,
almeno per un po'... mi apparterrai.
Ti apparterrò.
Inutili rumori
non è felicità
vorrebbero convincerci
che il paradiso è qua
è un mondo virtuale
padrone chiunque sei
smetti di spiarci, di sfruttarci
esistaimo anche noi
in fondo a questa vita
talmente breve che
non è un delitto se...
se la offro a te.
Di travagliati giorni
fantastiche tournèe
io contro il mondo
e tu a fianco a me.. quel coraggio dov'è.
Si sta facendo notte
è il nostro cantiere che riparte
più efficiente che mai
guai se così non fosse
siamo ancora pieni di risorse, aspetta e vedrai...

La voglia di cantare
è figlia dei miei guai
salvare quel sogno
è tutto ciò che vorrei...mi aiuterai...
Si sta facendo notte
c'è gente che non dorme ma riflette
sul tempo che va...
Non è un problema l'età
aprite quelle porte
e fate entrare amore in ogni cuore
finchè ce ne sta.
Non fosse stata musica
a guarire i silenzi mieie
non starei qui a difenderla
non ti chiederei
di credere in lei... lo sai...
Si sta faendo notte
se questa nostra stella non decolla
avrò sbagliato e anche tu
che ti aspettavi di più
son giochi disonesti
per tanti irresistibili idealisti
assoluzione non c'è.
Diamoci dentro affinchè...
non si faccia notte!
Alziamoci fin lassù
mattone su mattone
seguiamo questa pallida illusione
qualcosa succederà
Si sta facendo notte!

martedì 13 maggio 2008

Tu vivrai

Se sei nato già vincente,
ma sai essere alla buona,
se ti fidi della gente,
ma non credi alla befana,
se non dai la colpa agli altri,
degli sbagli che tu fai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se sei forte quando serve,
ma sai chiedere anche scusa,
se vai piano in certe curve,
ma sai vincere in ripresa,
se sai mettere d'accordo,
chi non c'è riuscito mai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di addormentarti stanco,
se c'è un bambino in te
e te lo porti a fianco,
se non ti prendi mai
troppo sul serio,
comunque tu vivrai,
vivrai davvero.

Se ti sai svegliare presto,
quando vai a letto tardi,
se rimani quasi onesto,
in un giro di miliardi,
se sai piangere di gioia,
senza vergognarti mai
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di cose da imparare,
se non disprezzi mai,
quel che non puoi avere,
nessuno riuscirà
a manovrarti
saprai di cosa e
chi innamorarti.

Se sai perdere e cadere,
senza mai toccare il fondo,
se sai toglierti dal cuore,
chi ti stava derubando,
se sai dare tanto amore,
quanto ne riceverai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

lunedì 12 maggio 2008

First Time Ever I Saw Your Face

The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes
And the moon and the stars were the gifts you gave
To the dark and the empty skies

And the first time ever I kissed your mouth
I felt the earth move in my hands
Like the trembling heart of a captive bird
That must stay at my command, my love

And the first time ever I lay with you
I felt your heart so close to mine
And I knew our joy would fill the Earth
And last and last and last
‘til the end of time, my love

The first time ever I saw your face, your face
Your face, your face

Vorrei

Vorrei conoscer l' odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell' aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell' Appennino dove risuona
fra gli alberi un' usata e semplice tramontana

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l' oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Francesco Guccini

lunedì 28 aprile 2008

La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé.
La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l´impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.
Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l´indifferenza alla politica.
È un po´ una malattia dei giovani l´indifferentismo.
«La politica è una brutta cosa. Che me n´importa della politica?».
Quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l´oceano su un piroscafo traballante.
Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l´altro stava sul ponte e si accorgeva che c´era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava.
E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?»
E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz´ora il bastimento affonda».
Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda».
Quello dice: «Che me ne importa? Unn´è mica mio!».
Questo è l´indifferentismo alla politica.

È così bello, è così comodo! è vero? è così comodo!
La libertà c´è, si vive in regime di libertà.
C´è altre cose da fare che interessarsi alla politica!
Eh, lo so anche io, ci sono... Il mondo è così bello vero?
Ci sono tante belle cose da vedere, da godere, oltre che occuparsi della politica!
E la politica non è una piacevole cosa.
Però la libertà è come l´aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent´anni
e che io auguro a voi giovani di non sentire mai.
E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica...

Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell´Italia e del mondo.
Ora io ho poco altro da dirvi.
In questa Costituzione c´è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie.
Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane...

E quando io leggo nell´art. 2: «l´adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale»; o quando leggo nell´art. 11:«L´Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli», la patria italiana in mezzo alle altre patrie... ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini!

O quando io leggo nell´art. 8:«Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge», ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell´art. 5: «La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali», ma questo è Cattaneo!
O quando nell´art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: «l´ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica», esercito di popoli, ma questo è Garibaldi!

E quando leggo nell´art. 27: «Non è ammessa la pena di morte», ma questo è Beccaria!
Grandi voci lontane, grandi nomi lontani...

Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione!
Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta.
Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti.

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.

Piero Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi, 1955

giovedì 24 aprile 2008

Siamo in due

Quante storie smesse a metà
quanti sogni rotti dalla realtà
e quante le parole buttate lì
lasciando il cuore pieno di lividi.
Tante volte si dice basta
ma la voglia di amare resta
e arriva proprio quando non credi più
come sei arrivato tu.

Siamo in due, in due
in due per non scordarlo mai
e spetta solamente a noi
stare insieme noi due.

E non si sa mai che sarà
se e chi di noi cambierà
ma mi piace proprio pensare che
siamo giusti io e te.

Siamo in due, in due
in due per non scordarlo mai
e spetta solamente a noi
stare insieme noi due.
Soli io e te
per continuare a credere
per vivere e dividere
tutto in due io e te.

E cambiano I colori del cielo
e senti il sole anche se non c'è
la vita è un'altra cosa davvero
se c'è qualcuno con te.

Siamo in due, in due
in due per non scordarlo mai
e spetta solamente a noi
stare insieme noi due.
Soli io e te
per continuare a credere
per vivere e dividere
tutto in due io e te.
Siamo in due, in due
spetta solamente a noi
stare insieme noi due.

Ivana Spagna

venerdì 14 marzo 2008

volatilis aetas

Labitur occulte fallitque volatilis aetas, et nihil est annis velocius.
Nascostamente il tempo vola via, senza che ci se ne accorga, e nulla è più veloce degli anni.

(Ovidio)

giovedì 13 marzo 2008

Cantico, 8, 6 - 7

6 Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!

7 Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.

Invito al viaggio

Ti invito al viaggio
in quel paese che ti somiglia tanto.
I soli languidi dei suoi cieli annebbiati
hanno per il mio spirito l'incanto
dei tuoi occhi quando brillano offuscati.
Laggiù tutto é ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il mondo s'addormenta in una calda luce
di giacinto e d'oro.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri.
Le matin j'écoutais
les sons du jardin
la langage des parfums
des fleurs.

Battiato - Sgalambro

lunedì 10 marzo 2008

Macchine da guerra

Se fosse una cosa semplice
io te la direi,
ma c’è una confusione dentro
e quì, attorno a me.
Tu preferisci evitare
e forse la colpa non è tua;
potrei tentare un’altra volta,
ma non sono io che devi sentire.
A piedi nudi camminiamo
sui vetri rotti e poi
con mani sporche ci tocchiamo
ci feriamo fra di noi;
tutti i segnali sono guasti,
pallidi spenti nel buio;
potrei tentare un’altra volta
ma non sono io che devi sentire.

Ascolta il tuo cuore se batte,
guarda dove corri e fermati,
ascolta il dolore del mondo;
siamò persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,
ma perchè?

Non c’è più tempo per guardare
una stella sopra noi,
è tutto prepagato, stampato
e accreditato a noi;
ma come fai a non accorgerti,
fregartene, andare via
con passi falsi di felicità,
ma il sangue è anche tuo.

Ascolta il tuo cuore se batte,
guarda dove corri e fermati,
ascolta il dolore del mondo;
siamo persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,
ma perchè?

Siamo persi per la via,
orfani di vita,
macchine da guerra,
ma perchè?

Andrea Bocelli

lunedì 3 marzo 2008

A te

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

Lorenzo Cherubini - A te

sabato 1 marzo 2008

[... ]

e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore ...

[...]

Negramaro - Cade la pioggia

giovedì 21 febbraio 2008

mercoledì 20 febbraio 2008

Scusa ma ti chiamo amore

Scusa ma ti chiamo amore,
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome,
Dico solo che sei tu.
Ridisegni il mio destino
E colori il desiderio dentro gli occhi miei.
Io non ho più freddo adesso,
Che ho imparato a piangere.
E non ho paura quando,
Sento di rinascere.
Mi rimetto in gioco adesso.
Lascio correre il mio cuore verso di te.
Nomi troppo tardi in tasca,
Ora ho la libertà,
Puoi tirarla fuori quando vuoi.

Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.

Scusa ma ti chiamo amore
E non posso dir di più,
Scusa se non posso avere,
Gli anni che hai ora tu,
Ma conservo quell'istinto,
Per volare come un aquilone in libertà.
L'amore non è convenzione,
Non si delimita,
Scorre nei nostri cuori ormai,

Una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Parlerò di un amore che,
Oltrepassa le distanze non si ferma mai,
Non si ferma mai.

Ho una vita da riscrivere,
Nel tuo cuore che ha mille pagine,
Sfoglierò poesie che parlano di noi,
Di un amore che non ha età.

Scusa ma ti chiamo amore.
Non so dire nulla più.
Scusa se ti ho dato un nome.
Ora puoi chiamarmi anche tu.

Sugarfree

mercoledì 13 febbraio 2008

Dare to live - Abbi il coraggio di vivere

Try looking at tomorrow not yesterday
And all the things you left behind
All those tender words you did not say
The gentle touch you couldn’t find

In these days of nameless faces
There is no one truth but only pieces
My life is all i have to give

Dare to live until the very last
Dare to live forget about the past
Dare to live giving something of yourself to others
Even when it seems there’s nothing more left to give

Ma se tu vedessi l’uomo
Davanti al tuo portone
Che dorme avvolto in un cartone,
Se tu ascoltassi il mondo una mattina
Senza il rumore della pioggia,
Tu che puoi creare con la tua voce,
Tu, pensi i pensieri della gente,
Poi, di Dio c’e solo Dio.

Vivere, nessuno mai ce l’ha insegnato,
Vivere, non si può vivere senza passato,
Vivere è bello anche se non l’hai chiesto mai,
Una canzone ci sarà, qualcuno che la canterà

Dare to live searching for the ones you love
(Perché, perché, perché, perché non vivi questa sera?)
Dare to live no one but we all
(Perché, perché, perché, perché non vivi ora?)
Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché la vita non è vita)
Your life is all you have to give (Perché)
non l’hai vissuta
Vivere!

Dare to live until the very last
(Perché, perché, perché Ia vita non è vita)
Your life is all you have to give (Perché)
non l’hai vissuta mai

I will say no (I will say yes)
Say dare to live
Dare to live

A. Bocelli

Cerca di guardare al futuro
non al passato e a tutte le cose
che ti sei lasciato dietro
tutte quelle tenere parole che non hai detto
il tocco gentile che non sei riuscito a trovare

in questi giorni di volti senza nome
non c'è una verità, solo pezzi
la mia vita è tutto quello che ho da dare

abbi il coraggio di vivere
proprio fino alla fine
abbi il coraggio di vivere
dimentica il passato
abbi il coraggio di vivere
dando qualcosa di te agli altri
anche quando sembra che
non ci sia nient'altro da dare

Ma se tu vedessi l'uomo
Davanti al tuo portone
Che dorme avvolto in un cartone,
Se tu ascoltassi il mondo una mattina
Senza il rumore della pioggia,
Tu che puoi creare con la tua voce,
Tu, pensi i pensieri della gente,
Poi, di Dio c'e solo Dio.

Vivere, nessuno mai ce l'ha insegnato,
Vivere, non si può vivere senza passato,
Vivere è bello anche se non l'hai chiesto mai,
Una canzone ci sarà, qualcuno che la canterà

abbi il coraggio di vivere
cercando quelli che ami
(Perché, perché, perché, perché non vivi questa sera?)

abbi il coraggio di vivere
non qualcuno in particolare, ma noi tutti
(Perché, perché, perché, perché non vivi ora?)

abbi il coraggio di vivere
proprio fino alla fine
(Perché, perché, perché la vita non è vita)

la vita è tutto quello che devi dare (Perché)
non l'hai vissuta, vivere!
non l'hai vissuta mai

dirò no (dirò si)
dì "abbi il coraggio di vivere"
abbi il coraggio di vivere!

giovedì 7 febbraio 2008

La vita è un dono

Nessuno viene al mondo per sua scelta, non è questione di buona volontà
Non per meriti si nasce e non per colpa, non è un peccato che poi si sconterà
Combatte ognuno come ne è capace
Chi cerca nel suo cuore non si sbaglia
Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione che ancora ci sorprende, l'amore sempre diverso che la ragione non comprende
Il bene che colpisce come il male, persino quello che fa più soffrire
E' un dono che si deve accettare, condividere poi restituire
Tutto ciò che vale veramente, che toglie il sonno e dà felicità
Si impara presto che non costa niente, non si può vendere né mai si comprerà
E se faremo un giorno l'inventario sapremo che per noi non c'è mai fine
Siamo l' immenso ma pure il suo contrario, il vizio assurdo e l'ideale più sublime
La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione, ogni cosa è grazia, l'amore sempre diverso che in tutto l'universo spazia
e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi
L' amore che anche questa sera, dopo una vita intera, è con me, credimi, è con me.

Renato Zero

lunedì 28 gennaio 2008

La montagna è...

...sublimare le nostre passioni incontrollate per lasciare posto a quella compassione umana ed al sentimento di amicizia che ci dovrebbe tenere il più vicino possibile.


Una salita non è una versa salita se non la condividi con un amico di cui ti fidi.
Solo così nella bufera non si è soli, non si ha paura e affrontare l'imprevisto non lascia sgomenti.
Solo così ogni gioia, ogni emozione è più autentica.

Se poi ami qualcuno e puoi condividere la passione nella passione, la salita è come una valanga che sommerge, ma non sopprime, anzi accende l'ardore e la sete di conquista di ciò che è certo che alberghi in ognuno ma che è così evanescente da non poterlo mai nè trattenere per più di un istante, nè comprendere nemmeno dopo una vita.

Per aspera ad astra.

venerdì 25 gennaio 2008

Le Grigne


Da qui mi si è aperto un mondo.
Il suo fascino è che non sarà mai abbastanza la passione per viverlo.
E sarà sempre scoperta.

Una storia romantica



Aspasia, amore mio,


non posso venire a patti con un mondo che ti porterà via da me per
un’infreddata in un inverno repentino, per un colpo di tosse.

Al nostro amore è dovuta una catastrofe essenziale, non una morte qualunque,
per vecchiaia o per incidente.

No, se la passione è qualcosa di più di un semplice errore, allora l’amore è
una scelta contro un mondo regolato dal male.

Ti bacio e ti amo nella sofferenza, come si deve amare.

Tuo per sempre

Jacopo

Antonio Scurati, Una storia romantica

giovedì 24 gennaio 2008

Il coraggio delle idee

Mi arrampico da secoli
ogni parete è mia
sfidando leggi fisiche
paure e ipocrisia
le difficoltà si sommano
il mio limite qual è
quanto potrò mai resistere
sempre appeso ad un perché…

Aggrappato alle tue lacrime
finché il tuo dolore è il mio
per sentirmi meno inutile
ed un po’ più umano anch’io
sono scalatore intrepido
che più folle non si può
per portare in salvo questo amore
non sai che m’inventerò

non ho mai posto limiti
alla provvidenza io no…
Anche se da certi uomini
sorprese io non mi aspetterò
ma qualcuno dovrà crederci
e sfidare la realtà
scegliere come vivere
imparare come si fa…

E non è necessario perdersi
in astruse strategie
tu lo sai può ancora vincere
chi ha il coraggio delle idee…

Mi lascerò coinvolgere
io non torno indietro no
fino a che fra queste nuvole
la mia cima toccherò
mi dispiace se tu non sei qui
a godere insieme a me
nel vedere il giorno nascere
e c’è Dio vicino a te…

Alziamo muri altissimi
perché poi io non saprei
anche se poi certi uomini
non amano mostrarsi mai
ma qualcuno dovrà crederci
pioggia o vento essere qua
amare per non perdersi
insegnarlo a chi non lo sa
e poi moriamo senza accorgerci
sotto un cielo di fobie
dimmi che può ancora vincere
chi ha il coraggio delle idee


Renato Zero

lunedì 21 gennaio 2008

D'aria e di musica

Sposto le nuvole
Tolgo le virgole
Cambio le regole così
Dove c’è ruggine
Stanchezza o malessere
Nessun problema
Sono qui!
Scelgo il coraggio
Che vi piaccia oppure no
Ovunque c’è amore
C’è speranza!
Breve o infinita vita sei così
Di questa smania morirò ma sì
D’aria e di musica
Perché ogni giorno sia domenica
Sono colpevole
Di non resistere
A quest’idea di libertà
Oltre le lacrime
Trovarsi è possibile
Convinciti anche tu
A stare con gli ultimi
Si è più vulnerabili
Ma ci si aiuta un po’ di più
Non voglio credere che sia tutta una follia
Esisterà una via di fuga
Distraggo il tempo e mi innamorerò
Finché all’inferno poi non brucerò
D’aria e di musica
La mia stagione è platonica
Siamo colpevoli
Troppo sensibili
A quest’idea di libertà
Io che tradisco la metrica
Io vado oltre ogni logica
Esulta l’anima
Quando ogni giorno è domenica
Prendo e volo incontro al cielo
Di questa gravità
Mi libero
Viaggia solo il mio pensiero
Lui che si nutrirà
D’aria e di musica!
Mi ritrovo
Come nuovo
Se di semplicità io m’illumino
Io
Volo
Volo
Volo
Io
M’illumino
Io volo
D’aria e di musica
Respiro

Renato Zero

mercoledì 16 gennaio 2008

Scatole vuote

Scatole vuote piene di silenzio
conto le scarpe che ti portano via
nemmeno un ultimo abbraccio
il ricordo di un progetto
tanto hai deciso tu vuoi andare via
... e all’improvviso tutto è più chiaro in me

Non so più chi sei, quello che sarai
io voglio solo che tu resti con me
perché l’amore che dai così normale
Sembra quasi non mi possa far male
non mi possa far male

Ciao come stai, ti riconosco ancora
è passato un po’ di tempo lo so
Io lavoro come un cane,
come vanno le canzoni?
il nuovo disco sarà forte però
... e all’improvviso tutto è più chiaro in me

Io non so chi sei, quello che sarai
io voglio solo che tu resti con me
perché l’amore che dai così naturale
sembra quasi non mi possa far male
non mi possa far male

…e all’improvviso tutto sembra più chiaro in me
allora tu resta con me non mi lasciare
io voglio solo che tu torni da me

Perché l’amore che dai così naturale
sembra quasi non mi possa far male
non mi possa far male
non mi possa far male

Antonello Venditti

martedì 15 gennaio 2008

Giudizi universali

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori,
come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...

Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà

Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...

Samuele Bersani

mercoledì 9 gennaio 2008

Gocce di memoria

Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile
Le infinte volte che
Mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote
Inestimabile
E’ inafferrabile la tua assenza che mi appartiene
Siamo indivisibili
Siamo uguali e fragili
E siamo già così lontani
Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un’eternità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te

Giorgia

martedì 8 gennaio 2008

Cambio stagione

CAMBIO STAGIONE (cambiano gli uomini come le stagioni)
(testo di C. Consoli - musica di Ron e A. Pistilli)

Dicembre cordiale e insolito
ritorna...
dando vita all'improvvisa urgenza
di cambiamento.

Il tempo a volte è ostile
ed altre complice...
soggettiva interpretazione
ma spesso torna utile poichè
può dare modo di arrivare...
a mettersi in gioco.

Primavera lieve e indolente
superba...
quindici anni, capelli arruffati
in segno di ribellione...

Il tempo a volte è ostile
ed altre complice...
L'arma più efficace è l'attesa.
Questo è quanto diceva mio padre:

"Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine per
metterti in gioco."

Riecheggiano le estati tiepide
di agosto.
Dei trent'anni ricordo l'insolenza
e l'indecisione...

Il tempo a volte è ostile
ed altre complice...
L'arma più efficace è l'attesa.
Questo è quanto diceva mio padre:

"Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine...

Promettimi che eviterai
mediocri vie di mezzo...
accomodanti e che non soddisfano (concilianti e che non ti appartengono)
La fortuna abbraccia gli audaci
e non è pura coincidenza...

Se avrai calma e lucidità
non subirai il fascino
di comode scelte.
Se avrai buon senso e volontà
trascurerai l'abitudine per
metterti in gioco."

lunedì 7 gennaio 2008

Cercami

Cercami
come quando e dove vuoi
cercami
è più facile che mai
cercami
non soltanto nel bisogno
tu cercami
con la volontà e l’impegno...rinventami!
Se mi vuoi
allora cercami di più
tornerò
solo se ritorni tu
sono stato invadente
eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre
anche quello era amore però...
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità
che ci son rimaste dentro...
Oggi che fatica che si fa
come è finta l’allegria
quanto amaro disincanto...
Io sono qui
insultami,feriscimi
sono così
tu prendimi o cancellami...
Adesso si
tu mi dirai che uomo mai...ti aspetti.
Io mi berrò
l’insicurezza che mi dai
l’anima mia
farò tacere pure lei
se mai vivrò
di questa clandestinità per sempre...
Fidati
che hanno un peso gli anni miei
fidati
e sorprese non avrai
sono quello che vedi
io pretese non ho
se davvero mi credi
di cercarmi non smettere no...
Questa vita ci ha puniti già
l’insoddisfazione è qua
ci ha raggiunti facilmente...
così poco abili anche noi
a non dubitare mai
di una libertà indecente
io sono qui
ti servirò ti basterò
non resterò
una riserva, questo no...
Dopo di che
quale altra alternativa può...salvarci!
Io resto qui
mettendo a rischio i giorni miei
scomodo si
perché non so tacere mai...
Adesso sai
senza un movente non vivrei..comunque.
Cercami...cercami...non smettere

giovedì 3 gennaio 2008

L'attesa

Non importa quanto aspetti, l'importante è chi aspetti.

E io so che ne vale la pena. E allora aspetto, e vivrò ogni attimo come se fosse il primo, come se fosse l'unico.

Di certo è un dono che non tutti ricevono.

L'amore è questo dono degli eletti, un miracolo, un diamante da vivere e conservare con cura.

E l'amore muore solo quando smette di essere sognato.