giovedì 1 marzo 2012

Perchè?

Ci sono giorni in cui certi interrogativi di fondo esplodono con dirompenza direttamente proporzionale alla frustrazione per non riuscire a dare un senso, se non una risposta, alle domande.
Il dolore è un mistero nella misura in cui non è possibile capirne l'origine.
Ma se il senso del dolore può essere accettato con quell'aurea rassegnazione che ciascuno di noi, non potendolo evitare, aspira a trovare e che, magari, prima o poi trova, come si può accettare che un altro essere sia deliberatamente causa di dolore per un altro essere?
Come si può accettare il dolore gratuitamente inflitto?
Come si può, soprattutto, soffrirne senza passare per pazzi, non riuscendo o non potendo fare niente per evitarlo?