Vado a casa e casa non ce l’ho..... oh love
Vado a casa e casa non la so
Ho provato a stare senza te..... oh love
Son perduto e son tradito
Ma ti sto annusando
E ti sto cercando
E non so mica dove sei
Stanco più stanco al vento
Che piove già
Sta gocciolando
In questa notte sola che
Cancella i passi e il tempo
Cancella me, cancella il mondo
Notte aperta che non ho chiuso più.......... x te
Chiama e forse t’intercetterò
Chiama forte che non mi trovo più.......... oh love
Son tradito e son perduto
Ma ti sto cercando
E ti sto annusando
E non so ancora dove sei
Stanco più stanco al vento
Che piove già
Sta gocciolando
In questa notte sola che
Cancella i passi e il tempo
Cancella me, cancella il mondo
Guardo fuori
Dove va la strada
Dei perduti odori
(Vieni, la notte è aperta per te)
Questa notte di porte, di carezze
E di stelle aperte di notte
I need somebody to love
I need somebody to love
I need somebody to love
I need somebody to love
Amore in mano al vento
Non piove ma
Sta gocciolando
In questa notte sola che
Cancella i passi e il tempo
Cancella me, cancella il mondo
I need somebody to love
I need somebody to love
Zucchero
giovedì 2 aprile 2009
Mi desto dal penoso sonno solo
Mi desto dal penoso sonno solo
nel cuore della notte.
Tace intorno
la casa come vuota e laggiù brilla
silenzioso coi suoi lumi un porto.
Ma sì freddi e remoti son quei lumi
e sì alto il silenzio nella casa
che mi levo sui gomiti in ascolto.
Improvviso terrore mi sorprende
il fiato e allarga nella notte gli occhi:
separata dal resto della casa
separata dal resto della terra
è la mia vita ed io son solo al mondo.
Poi il ricordo delle trite vie
e dei nomi e dei volti consueti
emerge come spiaggia da marea
e di me sorridendo mi riadagio.
Ma svanita col sonno la paura,
un gelo in fondo all'anima rimane:
io tra gli uomini vado
curioso di lor ma come estraneo;
ed alcuno non ho nelle cui mani
metter le mani
e col quale di me dimenticarmi.
Camillo Sbarbaro
nel cuore della notte.
Tace intorno
la casa come vuota e laggiù brilla
silenzioso coi suoi lumi un porto.
Ma sì freddi e remoti son quei lumi
e sì alto il silenzio nella casa
che mi levo sui gomiti in ascolto.
Improvviso terrore mi sorprende
il fiato e allarga nella notte gli occhi:
separata dal resto della casa
separata dal resto della terra
è la mia vita ed io son solo al mondo.
Poi il ricordo delle trite vie
e dei nomi e dei volti consueti
emerge come spiaggia da marea
e di me sorridendo mi riadagio.
Ma svanita col sonno la paura,
un gelo in fondo all'anima rimane:
io tra gli uomini vado
curioso di lor ma come estraneo;
ed alcuno non ho nelle cui mani
metter le mani
e col quale di me dimenticarmi.
Camillo Sbarbaro
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