giovedì 14 giugno 2012
"In
un certo senso, credo che sempre scriviamo di qualcosa che non
sappiamo: scriviamo per rendere possibile al mondo non scritto di
esprimersi attraverso di noi. Nel momento in cui la mia attenzione si
sposta dall’ordine regolare delle righe scritte e segue la mobile
complessità che nessuna frase può contenere o esaurire, mi sento vicino a
capire che dall’altro lato delle parole c’è qualcosa che cerca d’uscire
dal silenzio, di significare attraverso il linguaggio, come battendo
colpi su un muro di prigione."
Italo Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto
venerdì 8 giugno 2012
« Non credo che neppure una bella poesia sia più vicina ai nostri pensieri di quanto non lo sia una delle quarantotto fughe del Clavicembalo Ben Temperato. Non posso dimenticare una frase di Goethe, la più folgorante mai detta su Bach: "Un colloquio di Dio con se stesso, poco prima della creazione" »
(La Revue Musicale, 1932)
(La Revue Musicale, 1932)
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