sabato 24 luglio 2010

L'individuo appare per un istante, raggiunge la comunità di pensiero, la modifica e muore; ma la specie, che non muore, raccoglie i frutti della sua effimera esistenza.
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Un uomo è la storia dei suoi respiri e pensieri, azioni, atomi e ferite, amori, indifferenze e antipatie; nonchè della sua razza e nazione, del suolo che ha nutrito lui e i suoi avi, di pietre e sabbia dei suoi luoghi famigliari, battaglie spente da tempo e conflitti di coscienza, di sorrisi di fanciulle e lento discorrere di vecchie, degli accidenti e dell'agire graduale della legge inesorabile, di tutto questo e di altro ancora, una singola fiamma che obbedisce in tutto alle leggi che regolano il Fuoco stesso, e tuttavia è accesa e smorzata da in un istante all'altro, e non può più essere riaccesa per tutti i secoli a venire.

Philippe Besson - Un amico di Marcel Proust