sabato 26 settembre 2009

Riflessione

Il rischio di perdersi come condizione per scoprire se stessi.

Sulla tomba dell'inquisitore Nicola Eymerich

Hic jacet R.P.Fv. NICOLAUS EYMERICI, qui fuit predicator veridicus, inquisitor intrepidus et doctor egregius. Nam ultra XI sacra volumina compilavit, et etiam XL annis pro fide cattolica viriliter decertavit.

L'avvocato

"L'avvocato libero dalle pastoie che inceppano gli altri uomini, troppo altero per avere protettori, troppo modesto per avere protetti, senza schiavi e senza padroni, è l'uomo nella sua dignità primigenia, qualora un tal'uomo esistesse tuttodì sulla terra.
E' senz'armi, ma spaventa la forza, senza forza arresta la violenza, senza apparato riduce il fasto alla modestia e la modestia al timore, attrae senza coazione, si fa seguire senza impero"

avv. Giurata, 1878, Torino.
Citazione tratta da un saggio di Fernanda Contri, che aggiunge: "Forse sono cose dette con tono aulico intorno ad un tipo di avvocato tradizionale che forse va anche scomparendo, ma non debbono essere dimenticate. La nostra, quella di avvocati, è una professione umanamente ricca, civilmente degna, perchè nelle esperienze di avvocato, la nostra esperienza di avvocato così coinvolta nelle asperità del nostro tempo, dura, resiste, e significa una scheggia precisa di verità, cioè di umanità".