lunedì 9 gennaio 2012

“Ogni notazione è già trascrizione di un'idea astratta (…) Nel momento in cui la penna se ne impadronisce il pensiero perde la sua forma originale. L'idea diventa una sonata, un concerto; e questo è già un adattamento dell'originale. Da questa prima alla seconda trascrizione il passo è relativamente breve e senza importanza. Pure, in generale, si fa un gran caso solo della seconda. E nel far ciò non si avverte che la trascrizione non distrugge la versione originale, e che quindi non si perde questa per colpa di quella. Anche l'esecuzione di un lavoro è una trascrizione, e anche questa non potrà mai far si che l'originale non esista - per quanto libera ne sia l'esecuzione. Perché l'opera d'arte musicale sussiste intera e immutabile prima di risuonare e dopo che ha finito di risuonare. È insieme dentro e fuori del tempo.”

Ferruccio Busoni