mercoledì 21 maggio 2008

Si sta facendo notte

Staccate la corrente
un po' di pace qui
fermiamoci un istante
voglio stringerti così
è bello ritrovarsi
abbandonarsi e già
costretti in questa fabbrica alienante
chiamata città
non sentono ragioni
i sentimenti no,
almeno per un po'... mi apparterrai.
Ti apparterrò.
Inutili rumori
non è felicità
vorrebbero convincerci
che il paradiso è qua
è un mondo virtuale
padrone chiunque sei
smetti di spiarci, di sfruttarci
esistaimo anche noi
in fondo a questa vita
talmente breve che
non è un delitto se...
se la offro a te.
Di travagliati giorni
fantastiche tournèe
io contro il mondo
e tu a fianco a me.. quel coraggio dov'è.
Si sta facendo notte
è il nostro cantiere che riparte
più efficiente che mai
guai se così non fosse
siamo ancora pieni di risorse, aspetta e vedrai...

La voglia di cantare
è figlia dei miei guai
salvare quel sogno
è tutto ciò che vorrei...mi aiuterai...
Si sta facendo notte
c'è gente che non dorme ma riflette
sul tempo che va...
Non è un problema l'età
aprite quelle porte
e fate entrare amore in ogni cuore
finchè ce ne sta.
Non fosse stata musica
a guarire i silenzi mieie
non starei qui a difenderla
non ti chiederei
di credere in lei... lo sai...
Si sta faendo notte
se questa nostra stella non decolla
avrò sbagliato e anche tu
che ti aspettavi di più
son giochi disonesti
per tanti irresistibili idealisti
assoluzione non c'è.
Diamoci dentro affinchè...
non si faccia notte!
Alziamoci fin lassù
mattone su mattone
seguiamo questa pallida illusione
qualcosa succederà
Si sta facendo notte!

martedì 13 maggio 2008

Tu vivrai

Se sei nato già vincente,
ma sai essere alla buona,
se ti fidi della gente,
ma non credi alla befana,
se non dai la colpa agli altri,
degli sbagli che tu fai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se sei forte quando serve,
ma sai chiedere anche scusa,
se vai piano in certe curve,
ma sai vincere in ripresa,
se sai mettere d'accordo,
chi non c'è riuscito mai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di addormentarti stanco,
se c'è un bambino in te
e te lo porti a fianco,
se non ti prendi mai
troppo sul serio,
comunque tu vivrai,
vivrai davvero.

Se ti sai svegliare presto,
quando vai a letto tardi,
se rimani quasi onesto,
in un giro di miliardi,
se sai piangere di gioia,
senza vergognarti mai
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di cose da imparare,
se non disprezzi mai,
quel che non puoi avere,
nessuno riuscirà
a manovrarti
saprai di cosa e
chi innamorarti.

Se sai perdere e cadere,
senza mai toccare il fondo,
se sai toglierti dal cuore,
chi ti stava derubando,
se sai dare tanto amore,
quanto ne riceverai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

lunedì 12 maggio 2008

First Time Ever I Saw Your Face

The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes
And the moon and the stars were the gifts you gave
To the dark and the empty skies

And the first time ever I kissed your mouth
I felt the earth move in my hands
Like the trembling heart of a captive bird
That must stay at my command, my love

And the first time ever I lay with you
I felt your heart so close to mine
And I knew our joy would fill the Earth
And last and last and last
‘til the end of time, my love

The first time ever I saw your face, your face
Your face, your face

Vorrei

Vorrei conoscer l' odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell' aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell' Appennino dove risuona
fra gli alberi un' usata e semplice tramontana

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare
e restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.
Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l' oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito

e lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei ed io...

Francesco Guccini