"L'avvocato libero dalle pastoie che inceppano gli altri uomini, troppo altero per avere protettori, troppo modesto per avere protetti, senza schiavi e senza padroni, è l'uomo nella sua dignità primigenia, qualora un tal'uomo esistesse tuttodì sulla terra.
E' senz'armi, ma spaventa la forza, senza forza arresta la violenza, senza apparato riduce il fasto alla modestia e la modestia al timore, attrae senza coazione, si fa seguire senza impero"
avv. Giurata, 1878, Torino.
Citazione tratta da un saggio di Fernanda Contri, che aggiunge: "Forse sono cose dette con tono aulico intorno ad un tipo di avvocato tradizionale che forse va anche scomparendo, ma non debbono essere dimenticate. La nostra, quella di avvocati, è una professione umanamente ricca, civilmente degna, perchè nelle esperienze di avvocato, la nostra esperienza di avvocato così coinvolta nelle asperità del nostro tempo, dura, resiste, e significa una scheggia precisa di verità, cioè di umanità".